News & Curiosità su: Cinema, Lettura, Tecnologia… e tantissimo altro

26 gennaio 2008

Kaltura e Wikipedia a braccetto

Filed under: Internet — Luca Rosati @ 02:42
Tags: , ,

Fino ad oggi la cronica scarsità di immagini era un po’ il tratto distintivo di Wikipedia; il che le conferiva forse un un aspetto formale e un po’ distante dalle aspettative di chi consultasse il sito per le prime volte.

Ma seguendo l’adagio che insegna come un’immagine vale più di mille parole, la Fondazione che gestisce l’enciclopedia, spesso accusata di inesattezze e pressapochismo, ha deciso di tagliare la testa al toro; anzi, farà qualcosa di più e di meglio inserendo addirittura link a filmati per rendere più esaustivi gli articoli.

A dire il vero le nuove funzionalità saranno offerte da WikiEducator, che si giova dello stesso motore di ricerca anche se non è partner dell’enciclopedia libera ma della Fondazione Wikimedia.

Quanto ai responsabili di quest’ultima, pare siano entusiasti dell’accordo, che offre a entrambi nuovi spazi di comunicazione e diffusione della cultura, con buona pace dei tartufi di casa nostra.

Pare inutile precisare che i contenuti audio e video di Wikimedia sono liberi da diritti d’autore o riproduzione e sono a loro volta gestibili da programmi open source; sono ospitati sul sito Kaltura e senza formalità saranno messi a disposizione degli utenti di Wikipedia, che diverrà perciò sempre più libera e performante.

Fonte: Zeus News

21 gennaio 2008

Va di moda dire di no a Wikipedia

Filed under: Internet — Luca Rosati @ 14:40
Tags:

Un mesetto fa Jimmy Wales, il fondatore di Wikipedia, aveva apoditticamente affermato che non c’era nessun problema per l’utilizzo da parte degli studenti, anche di livello universitario, dell’enciclopedia libera; fanno eccezione i ricercatori, ma qui saremmo già nel professionale, visto che sono pagati (e bene) per trovare cose e applicazioni nuove più che per convalidare quanto già a conoscenza di tutti gli interessati.

Secondo Wales, l’affidabilità di Wikipedia da ultimo si è accresciuta notevolmente rispetto al 2005, ponendosi un po’ come “la Croce Rossa dell’informazione”; come in tutte le cose, la verità probabilmente risiede nel giusto mezzo.

Sembra eccessivo quindi il perentorio invito “Just say no to Wikipedia” (“di’ di no a Wikipedia”) che si sovrappone al logo dell’Enciclopedia, ma poco attendibili anche le affermazioni del suo fondatore, perché spesso le informazioni contenute sono incomplete e qualche volta inesatte, pur senza essere completamente inficiate dalla falsità.

In effetti il meccanismo di contribuzione e correzione dei contenuti si è evoluto nel tempo di pari passo con l’accuratezza della manutenzione e la partecipazione sempre più attenta di tecnici delle varie discipline; il meccanismo tuttavia non autorizza nessuno a prendere per oro colato tutti quanti i contenuti.

Chi ha effettuato ricerche scolastiche col metodo “classico” delle enciclopedie in biblioteca sa bene quanto anch’esse si rivelassero talvolta incomplete e contraddittorie; eppure i detrattori di Wikipedia basano proprio su ciò la più significativa delle eccezioni nonché sulla “facilità di accesso e riproducibilità ai dati” troppo agevole per costituire “un vero lavoro di ricerca”.

Insomma tutto ciò che non costa gran tempo e fatica non sarebbe degno di essere considerato abbastanza impegnativo ai fini dell’apprendimento; ma invertendo le parti si potrebbe obiettare che neppure l’insegnamento, quando impartito senza un costante e di volta in volta rinnovato impegno, porta a risultati degni di questo nome.

Non è da escludere che chi propende per la ricerca libresca piuttosto che per quella informatica, probabilmente cada nel medesimo errore di chi sconsigliava l’uso della penna biro e della calcolatrice sui banchi della scuola, neppure tanti anni addietro; senza pensare che se tutti vedessimo soltanto i vantaggi delle cose del tempo che fu, useremmo le dita per contare e scriveremmo ancora con lo stilo sulle tavolette incerate.

Fonte: Zeus News

Windows 7 sboccerà nel 2009?

Filed under: Informatica — Luca Rosati @ 01:00
Tags: , , , , ,

Roma – Le ultime voci su Windows 7, nome in codice del successore di Windows Vista, affermano che il futuro sistema operativo client di Microsoft potrebbe arrivare sul mercato già entro la fine del prossimo anno. A sostenerlo è TGDaily, che in questo articolo afferma di aver dato una sbirciata ad una roadmap ufficiale di Microsoft.

Inizialmente atteso nel 2010, le ultime indiscrezioni vorrebbero come nuova data di rilascio di Windows 7 la seconda metà del 2009. Tale strategia si sposerebbe con la promessa fatta da Microsoft lo scorso anno, quando rivelò l’intenzione di rilasciare il suo prossimo sistema operativo desktop in tempi assai più brevi di quelli che hanno caratterizzato il parto di Vista.

TGDaily riporta che una prima build preliminare di Windows 7, descritta come Milestone 1 (M1), sarebbe già stata consegnata da BigM ad alcuni dei suoi partner più importanti. Disponibile sia per sistemi x86 che x64, tale versione avrebbe come caratteristica d’interesse la capacità di gestire più schede grafiche in parallelo di marche differenti. In altre parole, il futuro Windows 7 potrebbe essere in grado di mescolare le tecnologie multi-GPU di AMD e Nvidia, SLI e CrossFire, e farle lavorare in concerto.

Secondo la roadmap, la release M2 è attesa per questa primavera e la M3 per il terzo trimestre dell’anno. Il documento al momento non indica le date di rilascio delle versioni beta, ma se le tappe dello sviluppo seguiranno davvero questa scaletta, è lecito attendersi che la prima beta giungerà all’inizio del prossimo anno.

La collocazione di Windows 7 nel 2009 rende più concreta la possibilità, per gli attuali utenti di Windows XP, di saltare l'”appuntamento” con Windows Vista e attendere il rilascio del suo successore. Del resto, sono molti coloro che oggi non vedono motivi sufficienti per aggiornare i propri sistemi a Vista, ciò anche alla luce dei considerevoli requisiti hardware di quest’ultimo.

Le informazioni, quasi tutte ufficiose, finora uscite su Windows 7 sono raccolte in questo articolo inglese di Wikipedia.

Fonte: Punto Informatico

Crea un sito o un blog gratuito su WordPress.com.