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1 giugno 2010

Quando il worm si espande tramite Facebook

Filed under: Internet — Luca Rosati @ 15:00
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La nuova frontiera dei worm è quella dei social network. Mentre privati e aziende si fiondano su Facebook per curare le proprie relazioni o i propri affari, infatti, l’industria del malware vede in questo nuovo orizzonte grandi opportunità a basso costo identificabili in milioni di utenti a portata di click.

Sophos ha segnalato un nuovo sistema di infezione basato su un meccanismo noto, la cui novità è nella peculiare capacità di sfruttare Facebook come veicolo di moltiplicazione. Il tranello è basato sul funzionamento dei “like” di Facebook poiché simula un vero e proprio “like” su un utente A, viene così presentato ad un utente “B” e quest’ultimo cade a sua volta nel tranello coinvolgendo potenzialmente un soggetto “C” che ne vede la segnalazione sulla propria bacheca.

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8 aprile 2010

Un italiano su quattro è su Facebook

Filed under: Internet — Luca Rosati @ 22:09
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15 milioni, seicentonove mila e ottocentosessanta. È questa la stima di Inside Facebook relativa alla comunità italiana su Facebook. Il numero parla da solo ed esprime tutto il volume di un grande fenomeno che, anche nell’Italia che fatica ad accettare la rivoluzione informatica, ha ormai pervaso oltre il 25% della popolazione. Continua a leggere su WebNews

15 dicembre 2009

Google e Facebook, la sfida degli short url

Filed under: Internet — Luca Rosati @ 22:21
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Google e Facebook hanno intrapreso una nuova battaglia, estendendo così il fronte della sfida oltre ai social network ed ai servizi “connect”. I due servizi abbrevieranno infatti gli url immessi su Feedburner, Toolbar e sul social network (goo.gl e fb.me) per rendere un servizio agli utenti che condividono i propri contenuti. Continua a leggere su Webnews

2 dicembre 2009

Dall’ultima lettera di Zuckerberg agli utenti di Facebook

Filed under: Internet — Luca Rosati @ 16:57
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Mark Zuckerberg«A tutti gli utenti di Facebook: questo è stato un grande anno, che ha reso il mondo più aperto e connesso. Grazie al vostro aiuto, oltre 350 milioni di persone in tutto il mondo usano oggi Facebook per condividere online la propria vita. Per rendere possibile tutto ciò, abbiamo fatto del nostro meglio per mettere a vostra disposizione gli strumenti necessari a condividere e controllare le vostre informazioni. La prima versione di Facebook, lanciata cinque anni fa, conteneva già strumenti per controllare che cosa condividere e con quali persone, singoli o gruppi. Il nostro lavoro in questa direzione continua ancora oggi».

Sono queste le parole che accolgono oggi gli utenti di Facebook sul social network. La firma è quella di Mark Zuckerberg, fondatore del servizio, il quale ha utilizzato lo spazio disponibile per pubblicare una lettera aperta che preannuncia tutta una serie di modifiche in arrivo:

«L’attuale modello di privacy di Facebook, che gravita intorno alle “reti” – comunità scolastiche, aziendali o geografiche – funzionava bene quando Facebook era utilizzato principalmente da studenti, perché era ragionevole pensare che uno studente volesse condividere contenuti con i propri compagni. Con il tempo, gli utenti ci hanno chiesto di aggiungere reti aziendali e geografiche, tanto che oggi esistono reti che coprono intere nazioni, come l’India e la Cina. Con la crescita della base di utenti di Facebook, alcune reti geografiche contano oggi milioni di membri. Con reti così vaste, siamo giunti alla conclusione che il modello attuale non sia più il modo migliore per consentire agli utenti di controllare la propria privacy. Considerato che quasi il 50% di tutti gli utenti di Facebook è membro di reti geografiche, questo è per noi un argomento di estrema importanza. Un sistema migliore consentirebbe quindi a oltre 100 milioni di persone di avere un maggiore controllo sulle proprie informazioni».

Cambia la natura, cambiano le regole. La lettera di Zuckerberg giunge con questo specifico scopo: pre-allertare ognuno dei 350 milioni di utenti, così che possano prepararsi al cambiamento e prestare attenzione ai nuovi parametri che verranno utilizzati per la tutela della privacy dei singoli (sulla base della nuova policy da breve in vigore):

«Il nostro piano prevede l’eliminazione delle reti geografiche e la creazione di un modello semplificato per il controllo della privacy, dove ciascuno può decidere a chi rendere disponibili i contenuti: esclusivamente agli amici, agli amici degli amici, o a tutti gli utenti. Questo cambiamento risponde a un’esigenza che molti di voi hanno espresso – la capacità di controllare chi può visualizzare ogni singola informazione creata o caricata dagli utenti. Contemporaneamente realizziamo un altro desiderio: rendere più semplice la pagina delle impostazioni sulla privacy, attraverso la combinazione di alcune impostazioni. Se volete saperne di più, abbiamo cominciato a discutere di questo progetto nel luglio scorso. Dato che l’aggiornamento eliminerà le reti geografiche e introdurrà nuove impostazioni, nelle prossime settimane vi chiederemo di esaminare e aggiornare le vostre impostazioni sulla privacy. Visualizzerete un messaggio che spiegherà i cambiamenti e vi porterà alla pagina dove potrete aggiornare le impostazioni. Una volta terminato l’aggiornamento, verrete reindirizzati su una pagina di conferma perché possiate verificare di aver scelto le impostazioni desiderate. Come sempre, avrete comunque la possibilità di modificarle in qualsiasi momento».

E infine la chiosa, con il ringraziamento per l’abbattimento dell’ennesima soglia numerica utile a quantificare la crescita di un fenomeno assoluto che sta permeando la rete a livello planetario:

«Abbiamo lavorato con impegno per offrirvi le funzioni di controllo che meglio rispondono alle vostre esigenze, nella consapevolezza che queste ultime variano da persona a persona. Vi suggeriremo nuove impostazioni basandoci sul vostro attuale livello di privacy, ma il modo migliore per trovare quelle più adatte a voi è prendere visione di tutte le opzioni a disposizione e personalizzarle. Vi consiglio di farlo e di valutare attentamente con chi volete condividere i vostri contenuti online. Grazie per aver contribuito a fare di Facebook quello che è oggi e per collaborare a rendere il mondo più aperto e connesso».

26 novembre 2009

Prima di Warcraft 4 c’è Starcraft II; nuovo worm su Facebook; Google Chrome OS; Windows 8 nel 2012; arrestato il Padrino dello spam

Blizzard: Warcraft 4? Ci stiamo pensando
La software house californiana non dimentica la serie di RTS che l’ha resa definitivamente famosa, ma prima bisogna completare i lavori su Starcraft II.

Nuovo worm via Facebook, attenzione a dove si clicca
La diffusione a macchia d’olio di Facebook ha fatto di questo social network un vivaio molto prolifico per molti malintenzionati.

Google Chrome OS: cos’è e cosa non è
La presentazione di un’anteprima di Chrome OS presso il quartier generale di Google, a Mountain View, ha permesso di liberare il campo da alcune informazioni che circolavano sulla stampa nelle scorse settimane.

Il 2012 vedrà la nascita del successore di Windows 7?
Due slide, mostrate da Microsoft nel corso dell’annuale “Professional Developers Conference” (PDC) di Los Angeles, hanno stuzzicato la curiosità dei presenti.

Il Padrino dello spam finisce in galera
Ha guadagnato milioni con le sue truffe a base di ingegneria sociale, titoli azionari gonfiati e posta spazzatura. Pagherà con gli interessi in una prigione federale USA.

2 novembre 2009

Un pò di news dal mondo di Facebook

Filed under: Internet — Luca Rosati @ 13:54
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Un nuovo malware bersaglia più di 700.000 utenti: Nelle scorse ore è stato condotto un nuovo pesante attacco nei confronti di migliaia di utenti di Facebook: circa 735.000 persone si sono viste recapitare falsi messaggi che segnalavano la reimpostazione delle credenziali di accesso al servizio, come misura di sicurezza. Il file allegato alla e-mail avrebbe dovuto contenere la nuova password assegnata, in realtà ospitava solamente un trojan, battezzato “Bredlab” o “Bredolab” dalle varie aziende attive nel campo della sicurezza.

Vedo i profili morti: Nasce l’account commemorativo, richiesto da amici e familiari del caro estinto attraverso un apposito modulo detto di decesso. Il crisantemo lascia spazio alla nuova frontiera del cimitero social.

Il conto lo paga Spamford: Ed è un conto salatissimo: una corte californiana ha stabilito che sarà di 711 milioni di dollari. Vittoria del sito in blu che aveva accusato il re dello spam di aver insidiato i suoi utenti. Ora Sanford Wallace rischia anche il carcere.

Sbagliando pubblicità si impara: Sarà definitivamente smantellato il sistema fondato sui beacon. Un tribunale federale californiano ha confermato: il social network distribuirà circa 10 milioni di dollari tra danni ai netizen e una fondazione a favore della privacy.

18 ottobre 2009

Il “no” della Microsoft agli e-book; Ubuntu 9.10; Google e i malware nel web; il profilo è brevettato?

Filed under: Informatica,Internet — Luca Rosati @ 16:30
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Microsoft non è interessata agli e-book reader
Il CEO del colosso di Redmond afferma che la compagnia non ha alcun interesse nel mercato dei lettori di libri digitali.

Ubuntu 9.10: cosa ci aspetta
Mancano ormai poco più di due settimane al rilascio ufficiale. Nome in codice Karmic Koala, è l’ultima versione del 2009 della distribuzione GNU/Linux sudafricana.

Google avvisa circa la presenza di malware nelle pagine web
Google ha appena varato un nuovo meccanismo che ha come obiettivo quello di evidenziare eventuale codice maligno presente nelle pagine web.

Facebook, il profilo è brevettato?
L’idea della pagina personale online risalirebbe al 2001. Intentata causa contro il social network in blu. Ma quanti altri violano il brevetto?

21 settembre 2009

Facebook, addio pubblicità occhiuta

Filed under: Internet — Luca Rosati @ 22:49
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Roma – Facebook ha ceduto: il suo tanto criticato sistema di pubblicità personalizzata verrà smantellato definitivamente, chiudendo così la class action intrapresa dai 20 cittadini del Texas contro i cosiddetti beacon. Nel momento in cui l’accordo verrà approvato da una corte californiana, pare che il social network si impegnerà nello stanziamento di circa 10 milioni di dollari per mettere in piedi una fondazione indipendente che “investa in progetti ed iniziative volte a promuovere la privacy e la sicurezza online”. Continua a leggere su Punto Informatico

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